Test :: Ubuntu 15.04

Ubuntu 15.04Capita raramente di parlar male di una distribuzione linux famosa come Ubuntu, ma per la versione in oggetto (Ubuntu 15.04) faremo un’eccezione.

Dopo qualche mese dall’uscita dell’ultima release, certi di poter lavorare su una versione ormai stabile, abbiamo deciso di installare su una VM, Ubuntu 15.04 (x86).

Configurazione utilizzata per il test:

Host Virtuale
  • 2 vCPU
  • 3GB RAM
  • 20 GB HD
  • 128MB RAM
  • VBox Guest Additions
Host Fisico
  • Intel Core i7
  • 8GB Ram
  • nvidia GEFORCE GT 630M / 2GB
  • Windows 8.1 64b
  • Virtualbox 4 e 5

Avremmo voluto utilizzare Ubuntu 15.04 per realizzare questo post, ma non è stato possibile.

Da questa mattina, infatti, dopo aver dovuto spegnere “brutalmente” (per l’ennesima volta) la VM, bloccata non si sa bene per quale motivo, Ubuntu 15.04 non parte più.

Senza scendere in dettagli tecnici ci limitiamo a riportare quanto osservato.

In circa 2 settimane di test è stato necessario riavviare la VM almeno una volta al giorno. Non potendo dimostrare che sia proprio Ubuntu (e, in particolare, questa release) a determinare tale necessità e, in considerazione del fatto che l’utente, principalmente, utilizzerà il S.O. direttamente su host fisico, non considereremo questo come un problema di Ubuntu 15.04.

L’installazione è, ormai da anni, piuttosto semplice e intuitiva e non richiede conoscenze tecniche particolari; il trend è confermato anche per Ubuntu 15.04.

L’interfaccia, finalmente, si comporta come deve, rispondendo velocemente a qualsiasi richiesta, incluse quelle relative alla ricerca di applicazioni/file/etc.

La lista quasi infinita di sofware disponibile per Ubuntu è sicuramente un punto a favore ache se, in alcuni casi, l’integrazione con il resto del sistema non è perfetta.Ubuntu 15.04

Migliorabili, sicuramente, le funzionalità utilizzabili da utenti più esperti. Se si lavora, come nel nostro caso, con decine di terminali aperti, è piuttosto semplice perdersi…peccato.

Non abbiamo notato particolari problemi con l’utilizzo delle applicazioni più comuni mentre, qualche malfunzionamento è stato riscontrato con l’utilizzo di alcune WebApps. In particolare è risultato praticamente impossibile lavorare su pixlr.com. E’ possibile che non dipenda da Ubuntu ma dal Broeser che abbiamo utilizzato (Mozilla Firefox) che, però, su altre distribuzioni, si è sempre comportato bene.

Altro comportamento anomalo, capitato, in verità, una sola volta, è quello che ci ha stupito di più: dopo uno dei tanti reboot, successivamente all’inserimento della password di accesso al nostro account, ci siamo ritrovati sul desktop dell’utente guest, con tutte le limitazioni del caso. E’ stato sufficiente effettuare il logout e, nuovamente, login con le nostre credenziali, per poter tornare alla normale operatività.

L’ultima nota dolente che ci sentiamo di segnalare è relativa al multimedia e, in particolare, allo streaming video. Abbiamo provato a seguire alcuni minuti di diretta su skytg24: audio saltellante e video poco fluido. Bisogna dire che un comportamento analogo è stato registrato anche su altre distribuzioni, utilizzando Firefox, mentre non sembra verificarsi, con Chrome (non sappiamo se questo vale anche per Ubuntu 15.04. Non abbiamo fatto in tempo a effettuare il test con Chrome).

E’, sicuramente, una distribuzione adatta a tutti coloro che non hanno bisogno di applicazioni specifiche per Windows (es: MS Office, etc) o Mac (Aperture, Ableton Live!, etc…) e che vogliono poter contare su una comunity molto estesa e attiva, purchè siano pronti a scontrarsi, di tanto in tanto, con piccoli problemi di incompatibilità o malfunzionamenti, comunque, non critici.

Nota: avendo provato altre distribuzioni basate su Ubuntu non riusciamo a spiegarci come, tutto sommato, altri sviluppatori siano riusciti a ottimizzare le performance del S.O. meglio di Canonical…

Tutto sommato non possiamo dire che sia un brutto prodotto ma, oggettivamente, ci sentiamo di sconsigliarne l’adozione a utenti evoluti. Rimanete su Elementary O.S. 😉

 

 

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